Bambini senza riso: Sos dalla missione di padre Vitella
Armellini tra un mese in Burundi per il censimento degli orfani
«La guerra tra Ruanda e Congo ha quadruplicato i prezzi»
Dal Burundi arriva l’Sos riso. «Il suo costo è quadruplicato ed è passato dall’equivalente di 50 centesimi ai due euro al chilo, cifre impossibili da gestire per la nostra missione». A parlare è Giovanna Armellini, referente a Piacenza dell’associazione Valeria Tonna, una delle sette realtà di volontariato che in Italia si occupano di sostenere la missione del saveriano padre Luigi Vitella – 90 anni, veneto, con un passato a Piacenza – nella periferia di Bujumbura, capitale del Burundi. Da Piacenza sono coinvolte almeno cinquecento tra gruppi, famiglie, singoli, parrocchie che stanno adottando a distanza oltre mille bambini, in gran parte orfani. Il prossimo 5 marzo Armellini, assieme a due giovani volontari, partirà per il Burundi con l’obiettivo di censire tutti i bambini e di verificare il trattamento delle famiglie africane in cui sono inseriti. Elemento distintivo della missione di padre Vitella è il coinvolgimento di famiglie africane per ospitare I bambini orfani adottati a distanza. Da Piacenza verranno portati anche medicinali da destinare all’ambulatorio delle suore polacche che assiste la missione dal punto di vista sanitario e, a questo punto, anche fondi supplementari per l’acquisto del riso. Il riso è uno degli alimenti principali della dieta quotidiana dei bambini africani. Lo scorso Natale la missione ha organizzato come sempre il pranzo per i 1.200 poveri della zona ed ha donato a tutti un pacco di cinque chili di riso. Con l’aumento dei prezzi questo non sarà più possibile e si dovrà ricorrere ai fagioli. La missione di padre Vitella di fatto è una delle tante vittime collaterali di una guerra di cui in Europa si parla poco ma che c’è, è sanguinosa, uccide persone innocenti e, secondo alcuni (ma i diretti interessati smentiscono) è pilotata da potenti interessi internazionali per la questione delle terre rare. «Fino a prima della guerra acquistavamo il riso in Ruanda. Dopo che gli americani hanno fatto alzare I prezzi siamo andati in Tanzania, infine in Congo che oggi, con la guerra, non fa più passare nulla» spiega Armellini. Nella notte del 26 gennaio la città di Goma e il suo territorio (nella repubblica democratica del Congo), dopo un assedio, è stata presa dal gruppo di ribelli dell’M23 e secondo alcuni da unità dell’esercito ruandese. L’occupazione ha portato al controllo del territorio del nord Kivu, una zona fertile ma soprattutto ricca di minerali. Viene considerata la capitale mondiale del coltan. L’80% di tale minerale indispensabile per tutta la tecnologia di ultima generazione proviene da lì. Perché il Ruanda, un paese grande come la Sicilia, avrebbe dovuto attaccare la repubblica democratica del Congo, con un territorio che è 8 volte l’Italia? Secondo alcuni ci sarebbero gli interessi di una parte della comunità internazionale, dall’Europa agli Usa. La raccolta fondi per il riso avverrà al momento in tre punti diversi: la Caritas diocesana ovvero la sere legale dell’associazione Valeria Tonna, la parrocchia di Sant’Antonino, nelle messe di domenica 23 febbraio e la parrocchia di Rivalta, nelle messe di domenica 2 marzo. Attualmente per l’adozione a distanza di un bambino di padre Vitella la quota annuale è di 200 euro, aumentata di 20 euro rispetto al passato. Una cifra che copre le risorse alimentari della famiglia africana ospitante, l’assistenza sanitaria, il materiale scolastico del bambino, gli stipendi degli insegnanti elementari della missione e di quelli della Scuola dei mestieri (la formazione professionale per insegnare ai ragazzi un poco di autonomia) sempre nella missione, la biancheria per il bambino, le zanzariere per difendersi dagli insetti.
Sono 500 tra gruppi, singoli, famiglie che adottano a distanza.
Mille i piccoli orfani sostenuti negli studi e nella vita quotidiana.

In alto, padre Luigi Vitella in una classe della sua scuola